Rassegna Organistica «GJGJ MORET»
XXII edizione
9 settembre 2017

Angela Amodio, organo

M. A. Cavazzoni (ca.1485-post 1569)

Recercada (dal manoscritto “Castell’Arquato”)

Madame vous aves mon cuor (Libro Primo di Recerchari, Motetti, Canzoni – Venezia 1523)

J. J. Froberger (1616-1667)

Fantasia VI

Toccata II (Libro primo, Vienna 1649)

J. C. Kerll (1627-1693)

Passacaglia

B. Pasquini (1637-1710)

Variazioni per il paggio tedesco

A. van den Kerckhoven (1618-1701)

Fantasia primi toni

G. Valerj (1760-1822)

Sonata X

Sonata XI

G. Muffat (1653-1704)

Ciacona

Toccata VII (da Apparatus musico-organisticus, Salisburgo 1690)

Angela Amodio, nata nel 1974, si è diplomata con il massimo dei voti in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Monopoli (Bari). Dopo aver frequentato numerosi corsi di perfezionamento con Mas J. Bonet, O. Latry, M. Radulescu, K. Schnorr, F. Tagliavini e W. Zerer si è trasferita in Germania per proseguire gli studi presso l’Accademia Superiore di Musica di Friburgo. Qui nel 2001 ha conseguito il diploma “Aufbaustudium – Künstlerische Ausbildung” sotto la guida di K. Schnorr.

Nella stessa città è stata organista titolare nella chiesa di St. Albert. Premiata in diversi concorsi nazionali ed internazionali, ha partecipato a numerosi festival in Italia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Polonia, Ungheria, Slovacchia e Danimarca suonando sia con formazioni orchestrali e vocali, sia come solista. Attualmente vive a Vienna, dove ha studiato anche clavicembalo nella classe di G. Murray presso l’Università della Musica e delle Arti. Nel 2005 si è laureata presso la stessa Università in “Organo-Konzertfach” nella classe di M. Radulescu. Dal 2002 è organista titolare presso la chiesa di St. Gabriel a Maria Enzersdorf, sul cui organo Rieger nel 2012 ha registrato il CD “Magnificat – Orgelklänge aus St. Gabriel”.

L’Organo del Duomo di Venzone

Opera 302 di Gaetano Callido, datato 1792, è la più grande realizzazione in Friuli, e l’unica a 12 piedi, del famoso organaro veneziano. Uscito quasi indenne dal terremoto del 6 maggio ’76 e subito smontato dalla Ditta “Cav. Francesco Zanin” di Gustavo Zanin di Codroipo, il prestigioso strumento musicale è stato dalla stessa riportato al primitivo “splendore”, grazie al fondo Friaul lebt messo a disposizione dall’Arcidiocesi di Vienna. Nel corso dei suoi duecento anni subì modifiche e fu sottoposto a diversi restauri. Era stato inaugurato la prima domenica d’agosto del 1792 e veniva a sostituire un antico organo del 1498.